Sarà lanciata martedì 11 maggio alle ore 11,30 - presso l’IIS Peano di Corso Venezia 29, a Torino - la campagna “8*1000, mandalo a scuola”. Un’iniziativa del Fondo Vito Scafidi, intitolato al giovane che perse la vita al liceo Darwin di Rivoli il 22 novembre del 2008.
A partire dal 2020, con la dichiarazione dei redditi, il contribuente può decidere di destinare il proprio 8*1000 alla scuola, assegnando la quota delle risorse del contributo IRPEF agli interventi di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili adibiti all’istruzione scolastica di proprietà pubblica.
Per destinare l’8*1000 alla scuola è necessario crocettare la voce “Stato” e poi scegliere “edilizia scolastica” tra le alternative disponibili, indicata con il numero 3. Un gesto che non costituisce un costo per chi lo fa, ma garantisce un investimento per il bene pubblico.
Il Fondo Vito Scafidi ha avviato la proposta di inserire l’edilizia scolastica tra le alternative di destinazione dell’8*1000 già dal 2011 per lanciare un segnale alla Politica, affinchè ritenga prioritaria la sicurezza scolastica nel nostro Paese. Nel 2015 la proposta è diventata legge dello Stato, ma è solo a partire dallo scorso anno che tale possibilità è completamente attuabile. In passato le somme raccolte, infatti, erano destinate principalmente al miglioramento dei saldi finanziari e solo per la parte residua divisa in 5 categorie, ovvero beni culturali, fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e, appunto, edilizia scolastica.
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