Il candidato alla Camera del Partito Democratico Stefano Lepri risponde all’allarme lanciato ieri dalla Caritas diocesana di Torino. Priorità sono assegno unico per i figli, politiche attive del lavoro, salario minimo, diritto alla formazione, lotta al lavoro nero, precario e povero, misure di inclusione sociale e sostegno alla non autosufficienza.
“Da giovane facevo il volontario alla Caritas. Anche per questo non può lasciarmi indifferente l’allarme lanciato ieri da Pierluigi Dovis e Francesco Marsico, da sempre al fianco degli ultimi della nostra società”, dichiara l’onorevole Lepri, ricandidato in Parlamento nel collegio nord ovest di Torino.
“A Torino le richieste alla Caritas sono cresciute del 42% negli ultimi sei mesi. La metà di loro sono anziani, seguiti dai lavoratori a basso reddito e dai piccoli lavoratori autonomi. Chiedono cibo, aiuto per le bollette, per le spese sanitarie, scolastiche o per la cura degli anziani non autosufficienti. E anche i servizi del Terzo settore hanno bisogno di aiuto per far fronte al rincaro dei costi energetici. Di fronte a questa vera e propria “slavina sociale”, le parole d’ordine devono essere potenziamento dell’Assegno unico per i figli (primo strumento di contrasto alla povertà minorile), tetto europeo a prezzo del gas e misure nazionale per l’emergenza energetica, miglioramento delle politiche attive del lavoro (Centri per l’Impiego innanzitutto), salario minimo, diritto alla formazione, lotta al lavoro nero, precario e povero, misure di inclusione sociale e riforma del sostegno alla non autosufficienza, con compartecipazione della sanità anche a domicilio".
"Servono risposte incisive, per garantire l’inclusione dei poveri, delle persone con disabilità, degli stranieri, dei Rom, dei giovani, delle donne nel mercato del lavoro e nella vita sociale. Senza abbandonare gli enti di Terzo settore, che da soli non possono farsi carico delle nuove povertà. E’ chiaro però che in un quadro così difficile la flat tax voluta dalla destra non farebbe che peggiorare le cose aumentando ulteriormente le disuguaglianze e la povertà", conclude Lepri.
Rispondiamo con le parole di Paul Ricoeur: “Si può essere con i poveri solo se si è contro la povertà”.