Stretta di mano per l'edilizia torinese. Firmato infatti il rinnovo di contratto a livello provinciale tra Ance e le sigle sindacali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. Sono oltre 10mila i lavoratori coinvolti, operanti in 1400 imprese tra Torino e il territorio. Sarà in vigore fino alla fine del 2025.
"Sono coinvolti operai, tecnici e impiegati, in una fase complessa tra rate dei mutui, bollette e inflazione - dice Massimo Cogliandro di Fillea - e il giudizio è che sia uno dei migliori integrativi mai ottenuti. Puntiamo sulla formazione, sulla sicurezza, sul welfare, ma anche sugli aumenti salariali".
Aumenti e una tantum
L'aumento è stato del 4% sui minimi contrattuali (il contratto nazionale non permetteva altro), ma sono cresciuti anche l'indennità di mensa e altre spese. La diaria, per esempio, sarà calcolata sul giorno e non sull'orario. "Sono stati introdotti (o aumentati fino al raddoppio) assegni per natalità, saliti da 45 a figlio a 500 una tantum, famiglie con portatori di handicap, contributi spese per acquisti di strumenti digitali o attivita di campi estivi o baby parking e il premio di anzianità, che per chi passa i 25 anni di attività, di cui almeno 10 a Torino, sale da 447 a 800 euro".
Rilanciare il mestiere tra i giovani
"Vogliamo rendere più attrattivo il nostro settore, perché c'è bisogno di manodopera e anche le scuole edili non trovano un numero adeguato di candidati. A volte ci sono corsi già finanziati, ma che non riescono a partire perché non si arriva a 15 persone".
Sicurezza e garanzie per tutti
"I morti sul lavoro restano una piaga purtroppo attuale - aggiunge Mario De Lellis di Filca - e per questo abbiamo cercato di dare risposte sulla sicurezza. Puntiamo sulla bilateralità, ma soprattutto sulla prevenzione. Ecco perché la strada corretta riteniamo sia la tessera di riconoscimento obbligatoria che testimoni, tramite qrcode per accedere al cantiere, l'aver fatto formazione e la regolarità contrattuale. Facciamo convergere gli obiettivi di lavoratori e aziende, per un lavoro più sicuro e combattendo il dumping".
"C'è grande soddisfazione dopo un periodo in cui la crisi complicata la chiusura di nuovi accordi - conclude Claudio Papa di Feneal Uil - mentre la crescita di questi anni ha posto le condizioni per un miglioramento economico nelle tasche dei lavoratori, ma anche a livello occupazionale, riassorbendo quelli che erano fuoriusciti e, anzi, arrivando a rilevare una carenza di personale".
Superbonus, pochi timori
Sul Superbonus, per ora il calo improvviso non si vede, ma si ragiona anche in termini di lungo periodo: "È una misura che ha dato un impulso, ma ha rischiato anche di drogare il settore e la sicurezza è diventata un dramma. Meglio una crescita limitata, ma costante nel tempo. E poi ora attendiamo l'avvio di lavori per Città della Salute, Tav, metropolitana e progetti legati al Pnrr", concludono i sindacalisti.