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Sport | 23 agosto 2023, 16:32

Do you bike? La risposta è Varese: 2.500 chilometri di bellezza. Per scoprirli si inizia da un click

Il Varesotto ha scommesso sul turismo a portata di pedali: i suoi monti, i suoi laghi, i siti Unesco, l’arte e la cultura sono tutti raggiungibili in bici, grazie al progetto #VareseDoYouBike. Il primo passo per chi vuole assaggiare questo paradiso delle due ruote è visitare il sito www.varesedoyoubike.it, uno scrigno che - tra percorsi e mille diversi servizi - permette di costruire la propria vacanza ideale

2.500 chilometri da scoprire in sella di una bicicletta: questa è #VareseDoYouBike (servizio a cura di Fabio Gandini)

2.500 chilometri da scoprire in sella di una bicicletta: questa è #VareseDoYouBike (servizio a cura di Fabio Gandini)

Qual è il massimo per un amante delle esplorazioni, della scoperta, di un turismo fatto di esperienze da vagliare e organizzare con cura per non perdere nemmeno una goccia del “succo” che un territorio è in grado di offrire? Chiunque rientri nella “categoria” non ha difficoltà alcuna a rispondere: il massimo è trovare un “supporto” che consenta di ricavare facilmente informazioni, di sognare prima e di pianificare poi, uno strumento sempre a portata di mano sia nelle fasi preparatorie che nei giorni effettivi di viaggio.

La Varese che ha scommesso può vantarsi di essersi attrezzata a dovere. #VareseDoYouBike, iniziativa che vede la Camera di Commercio di Varese / Varese Sport Commission agire in sinergia con enti locali, operatori e associazioni di categoria per costruire un sistema ciclo-turistico quale nuovo tassello nella promozione della “Terra dei Laghi”, è anche un pratico sito internet che dall’inizio del progetto costituisce la base per tutti coloro - turisti e non - che vogliono addentrarsi nelle bellezze del Varesotto. 

La piattaforma è raggiungibile all’indirizzo www.varesedoyoubike.it ed è uno scrigno in cui trovare, innanzitutto, i 45 itinerari che costituiscono l’ossatura del sistema mappati e disponibili per essere scaricati sulla piattaforma Komoot: è la porta di ingresso a 2.500 chilometri da assaporare pedalando che corrono lungo la variegata e appassionante morfologia varesina.

 

IL VIAGGIO INIZIA A PRENDERE FORMA

In homepage un motore di ricerca mette subito l’utente in grado di trovare le opportunità a lui più congeniali. Esso si suddivide in quattro campi - Ambiente, Categoria, Difficoltà e Tempo - e in tre ulteriori filtri che comprendono distanza, dislivello e bicicletta consigliata. Il viaggio può iniziare subito a prendere forma: nel primo campo si può scegliere tra pianura, collina, montagna, fiume, lago, parco naturale e area UNESCO, nel secondo tra family, cicloturista e sportivo, nel terzo una difficoltà che va da bassa a alta e, nel quarto, una durata complessiva del tour che arrivi fino a due ore, che stia tra le due e le quattro ore o superi le quattro.

Codificate le preferenze, la #VareseDoYouBike si svela in tutta la sua ricchezza, che spazia dalle Valli del Verbano al Lago Maggiore, dal Campo dei Fiori al Piambello, dalla Valle Olona al Ticino: in ognuno di questi ambienti c’è almeno una meta adatta a qualsivoglia tipologia di biker, da chi cerca una sgambata in pieno relax, arricchita da tante possibilità turistiche, a chi invece punta sull’adrenalina agonistica più pura.

DOVE DORMIRE, DOVE MANGIARE, COSA VEDERE, SERVIZI

È solo l’inizio. Una volta compreso quanto il Varesotto abbia da offrire a piene mani agli amanti dei pedali, arriva il momento di organizzare tutto il resto dell’esperienza, in primis l’alloggio e i pasti. Anche qui varesedoyoubike.it risponde presente. Lo stesso motore di ricerca può essere infatti settato anche su “Dove dormire” e “Dove mangiare”: una semplice ricerca restituisce 32 possibilità nel primo ambito, suddividendole in B&b, hotel e case vacanza/affittacamere, e 15 risultati nel secondo, tra bar, ristoranti, agriturismi e rifugi.

Due altri utili campi completano il servizio. Una è “cosa vedere”, un portfolio degli hotspot del Varesotto che comprende i siti Unesco (il Sacro Monte, l’Isolino Virginia, Torba e Monte San Giorgio), i paesi dipinti, i laghi, le rocche (per esempio quella rinomata di Angera) le ville e i giardino che connaturano e caratterizzano da almeno due secoli il verde varesino, arte e cultura (ben 58 le visite consigliate) e - dulcis in fundo - i punti panoramici, uno degli asset più solidi della “Terra dei laghi”, con 17 prospettive che lasciano a bocca aperta.

Il secondo è rappresentato da i “Servizi cicloturismo”, un’indispensabile miniera di facilities per chi organizza un tour su due ruote. Anche qui basta un “cerca” e sullo schermo scorrono gli Infopoint, l’ubicazione delle stazioni di ricarica per le e-bike, i negozi di noleggio e vendita di biciclette e di articoli per i ciclisti, le officine, i servizi di Shuttle per il trasporto di bici e persone e, da ultimo ma non per ultimo, la sezione “guide”, dove si può prenotare l’assistenza di uno dei 50 esperti, formati e certificati, che accompagnano l’appassionato in sicurezza sugli itinerari (allo scopo si può anche scrivere all’indirizzo info@varesedoyoubike.it).

UN INTERO TERRITORIO SI È MESSO IN GIOCO

Così strutturati, #VareseDoYouBike e il suo sito non solo rappresentano lo strumento perfetto per quanti non vedono l’ora di vivere una vacanza - breve o lunga che sia - in un paradiso “naturale” della bicicletta, ma anche la testimonianza di come, dietro la regia di Camera di Commercio, sia stato un intero territorio a mettersi in gioco per far risaltare le grandi potenzialità a sua disposizione. 

Sono infatti oltre 71 gli Official Point convenzionati, ovvero le attività che hanno sposato “#VareseDoYouBike” e che sono diventate vere protagoniste dell’iniziativa: «È un’idea positiva, molto interessante e diversa dal solito - afferma Antonio Vanetti, titolare di “The Hub Gravity” (via Legnani 5, Varese), negozio che, oltre alla vendita di biciclette nuove e usate, offre officina, accessori compresivi delle protezioni e delle pellicole protettive, consigli sulla postura per ogni biker e servizio guide - Già diverse persone che ci hanno raggiunto si sono dimostrate molto interessate ai tour e ai servizi proposti. Ognuno di loro rimane stupito dalla facilità di raggiungere i vari percorsi e dalla bellezza dei panorami che propongono». «Ottimo il fatto che varesedoyoubike.it sia bilingue, in italiano e in inglese» aggiunge Vanetti, mettendo in luce una qualità fondamentale e necessaria per soddisfare le esigenze dei turisti stranieri, assai affezionati alle bellezze della nostra provincia. 

Lo testimonia anche Luciano Gorri, titolare dell’Hotel-Ristorante Vecchia Riva (Via Giovanni Macchi 146, Varese), da sempre un punto di riferimento per i cicloturisti grazie alla posizione a un tiro di schioppo dalla ciclopedonale del lago di Varese: «La bicicletta è un’attività molto gettonata dai nostri ospiti, soprattutto quelli provenienti dall’estero - racconta Gorri - Olandesi, tedeschi, svizzeri: almeno uno su due arriva già con la propria bici e chiede diverse informazioni. Io li rimando su varesedoyoubike.it, perché sul sito possono davvero trovare l’itinerario adatto alle loro preferenze e al loro grado di preparazione. Trovo che #VareseDoYouBike sia un bellissimo progetto, impostato molto bene: presto ne raccoglieremo pienamente i frutti».

Il sito varesedoyoubike.it si completa con le informazioni su come raggiungere il Varesotto, con l’elenco completo delle proposte turistiche (e collegamento al portare che le contiene, “varesedoyoulake”), con una sezione dedicata alle news e una allo shop, nella quale trovare articoli e accessori per lo sport dedicati a uomo, donna, bambino.

LE STRADE DELLA TRE VALLI VARESINE E DI DUE MONDIALI 

Insomma, c’è tutto ciò che serve per immergersi completamente in un Nirvana che pare fatto su misura per chi ama la bicicletta e utilizzando la stessa ama scoprire il mondo. Conoscere Varese e il suo territorio in questo modo significa cimentarsi su percorsi che hanno tenuto a battesimo due Mondiali e che ogni anno ospitano le fughe di una classicissima come la Tre Valli Varesine (nonché gli sforzi degli amatori di tutta Europa per la sua Granfondo); significa immergersi in una sorpresa continua di laghi e monti; significa tuffarsi in un patrimonio artistico e culturale di alto profilo, con i già citati siti che rendono la provincia di Varese quella con il maggior numero di beni Patrimonio dell’Umanità.

E se le parole non bastano, ecco le immagini a dare una definitiva ed entusiasmante idea del tutto. Solo un antipasto però, prima di fare armi e bagagli e di rispondere “Varese” alla domanda che ogni appassionato vorrebbe ricevere: do you bike?

Informazione pubbliredazionale - media@morenews.it

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