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Politica | 22 ottobre 2023, 13:45

Regionali, FdI pigliatutto in giunta e Palazzo Lascaris: "I numeri dettano le regole. Su Cirio Presidente manca bollinatura da Roma"

A Green Pea oggi bilancio di un anno di governo Meloni. Fratelli d'Italia punta a sei, se non 7 assessorati nel futuro esecutivo regionale

fdi un anno al governo

Fdi ha festeggiato anche a Torino un anno alla guida del governo

Fratelli d'Italia è pronta a giocare la parte del leone alle prossime Regionali: dopo essere stati i "sudditi" della Lega a Palazzo Lascaris per 4 anni e mezzo, il partito della Meloni sa che nel 2024 toccherà a loro dare le carte. Ovvero prendersi la maggioranza degli assessorati, gli uffici di presidenza e le varie deleghe che verranno assegnate nel tempo. 

Il saluto di Cirio

È questa l'aria che si respirava questa mattina al Green Pea di Torino, dove è stato tracciato il bilancio politico di un anno di governo Meloni. E prima del confronto è venuto a portare un saluto il candidato "ufficioso" Alberto Cirio in un completo "blu Cina", per citare l'ex compagno di Meloni Giambruno. Un colore molto amato dal governatore, che spesso indossa giacca e pantaloni di questa tonalità. 

Comba: "Su Cirio manca la bollinatura di Stato" 

Il via libera ufficiale alla candidatura di Cirio deve ancora arrivare da Roma, come conferma il coordinatore regionale di FdI Fabrizio Comba, mattatore dell'incontro nel capoluogo. "Chi ha vinto - ha osservato - governa. Su Cirio credo che manchi solo la bollinatura della ragioneria di Stato".

"Sono convinto - ha aggiunto l'onorevole - che nel centrodestra ci siano contenuti e programma: dall'altra vediamo poche idee, ma confuse".

Sei/sette assessorati

Attualmente Fratelli d'Italia è data al 29%. Nella futura giunta piemontese il partito della Meloni punta a conquistare sette assessorati, come la Lega nel 2019: attualmente ne esprime due, Elena Chiorino al Lavoro e Maurizio Marrone alle politiche sociali.

I commenti 

"Guardiamo con fiducia - ha commentato il senatore Lucio Malan - alle Regionali ed Europee". E sulla questione del cambiamento di equilibri interni a Palazzo Lascaris, con un Carroccio molto ridotto, osserva: "gli elettori decidono e ci saranno dei pesi diversi in Consiglio Regionale, come succede ad ogni elezione".

Chi è più diretto è il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Paolo Bongioanni. "Sono i numeri - ha sottolineato - che dettano le regole, noi siamo sicuri che aumenteremo ancora in questi sondaggi che ci danno al 29% e quindi saremo noi a tracciare gli assetti sia per la giunta che per gli uffici di presidenza, sia le varie deleghe che verranno assegnate".

"La Lega - ha aggiunto - aveva questi numeri 4 anni e mezzo fa: ora verrà ripartito in modo speculare a nostro favore".

"Cirio candidato compensazione per FdI in giunta" 

Percentuali che avrebbero consentito a Fratelli d'Italia di poter imporre il candidato Presidente del Piemonte. "Alberto Cirio - ha replicato Bongioanni - ha governato bene, superando la difficilissima fase del Covid". 

"Cirio candidato - ha però aggiunto - vuol dire una grande compensazione per FdI per quanto riguarda la giunta". Tradotto il partito della Meloni vuole assessorati ed incarichi. 

E sul centrosinistra, con la possibile coalizione Pd/M5S Bongioanni osserva: "Non li temiamo assolutamente. Uno+ uno non fa mai due in politica. Anche si sommassero, il gap è talmente alto dal punto di vista dei consensi che non ci preoccupa".

Foti: "Torino ha qualche quartiere che deve essere ripulito" 

Parole di elogio a Fratelli d'Italia regionale sono arrivate dal capogruppo alla Camera Tommaso Foti: "Il Piemonte ha detto a Fdi ha dato una grande classe dirigente, dai senatori e ai parlamentari sono orgoglioso per la loro competenza".

"L'impegno che ci prendiamo come FdI, e lo dico a Torino che ha qualche quartiere che deve essere ripulito. Questa non è un'espressione razzista, ma italiana: non è accettabile pensare che, dove uno ha comprato casa, comandi il più forte o lo spacciatore più pericoloso" ha concluso.

Cinzia Gatti

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