Massima attenzione ai servizi di controllo del territorio e prevenzione dei reati durante il fine settimana da parte dei Carabinieri della Compagnia di Rivoli che hanno portato a termine numerosi arresti:
ìIl 28 settembre, prime ore del giorno, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “degli infermi” di Rivoli, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile e del Comando Stazione locale, sono intervenuti su richiesta del n.u.e. 112 in quanto veniva segnalata la presenza di un uomo in stato di alterazione psicofisica: giunti velocemente sul posto, gli equipaggi dell’Arma hanno trovato un ventisettenne, sedicente cittadino ucraino, sprovvisto di documenti, che palesava un atteggiamento estremamente aggressivo nei confronti dei sanitari; peraltro, il giovane non si è calmato neppure di fronte ai militari che ha perfino tentato di aggredire.
L’uomo è stato immobilizzato e, all’atto della perquisizione, trovato in possesso di una frusta artigianale in metallo. A causa di ciò e del suo comportamento costantemente non collaborativo, l’uomo è stato arrestato: le accuse sono “resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di indicazione della propria identità personale, porto di armi o oggetti atti ad offendere e violazione delle leggi sul soggiorno dei cittadini stranieri”, sufficienti a farlo accompagnare in carcere presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno”.
Il 29 settembre sera, ad Avigliana, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Rivoli sono intervenuti presso un esercizio commerciale di Via Falcone, ove un ventottenne di origine nordafricana, già noto alle Forze di Polizia, irregolare sul territorio nazionale, aveva poco prima rubato abbigliamento ed accessori per un valore di circa 500 euro, rimuovendo i dispositivi antitaccheggio e dandosi alla fuga nelle vie limitrofe. I militari dell’Arma lo hanno individuato, inseguito e bloccato, per poi arrestarlo per “furto aggravato”. Inoltre, nel corso della perquisizione personale del giovane, i carabinieri hanno trovato una pipetta contenente residui di sostanza stupefacente tipo “crack” che ha determinato una segnalazione alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti (art. 75 del D.P.R. 309/90). Successivamente, l’uomo è stato accompagnato in carcere presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”).
Il 30 settembre mattina, a Collegno, i Carabinieri del locale Comando Stazione, su richiesta del n.u.e. 112, sono intervenuti presso un supermercato di Viale Piemonte bloccando un quarantaquattrenne senza fissa dimora, già destinatario della misura della Sorveglianza Speciale di P.S. che, dopo aver rubato materiale di profumeria, aveva aggredito il direttore dell’esercizio commerciale, tentando la fuga. I militari dell’Arma hanno accompagnato il presunto malvivente in caserma, appurando poco dopo che lo stesso era stato protagonista poco prima anche di un altro furto, questa volta di generi alimentari, presso un supermercato di Via Fratelli Cervi. L’uomo è stato arrestato in quanto gravemente indiziato dei reati di “rapina impropria”, “furto” e “inosservanza delle disposizioni della sorveglianza speciale” e accompagnato in carcere in attesa del rito direttissimo.
Il 30 settembre sera, a Grugliasco, nei pressi del parco pubblico “C.L.N. NORD”, i Carabinieri del locale Comando Stazione hanno individuato un uomo intento a cedere dello stupefacente ad un avventore, poi dileguatosi. I militari sono riusciti a fermare il presunto spacciatore che, poco prima di essere bloccato, ha ingerito un imprecisato numero di ovuli per impedirne il sequestro. I militari dell’Arma hanno bloccato l’uomo, identificato in un ventisettenne di origini gabonesi, già destinatario di ordinanza del Questore di lasciare il territorio nazionale: per questo, il giovane è stato trattenuto presso il comando stazione e poi accompagnato in carcere in regime di isolamento sanitario da presumibile ingestione di stupefacenti. Le imputazioni sono “detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio” e “ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato”.
I provvedimenti a carico degli interessati sono stati emessi durante le indagini preliminari e, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza.