Sono ventidue gli alberi malati nel parco Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e per i quali sarà necessario l’abbattimento. “Purtroppo quest’anno ci sono degli alberi che si sono aggravati nel loro stato di salute. Alcuni sono proprio morti. Per questo a partire da questa settimana, indicativamente dal 3 dicembre, ci vediamo costretti ad abbattere queste piante” annuncia il Sindaco della Città di Collegno Matteo Cavallone.
L’amara decisione è avvenuta a seguito di una dettagliata relazione fitosanitaria consultabile sul sito comunale, nella quale si descrivono le 22 piante da rimuovere, di cui “10 morte in piedi. Queste piante presentano i sintomi di diffuse infezioni da parte del fungo patogeno Phelinus pomaceus”, come scrivono nella relazione. La specie più colpita risulta essere il miarbolano (Prunus cerasifera Pissardii), e l’abbattimento è necessario al fine di evitare che sia perché le infezioni si possano estendere ad altri alberi non ancora colpiti, sia per motivi di pubblica incolumità, in quanto le parti ormai disseccate di rami o altre parti potranno facilmente spezzarsi e schiantarsi al suolo in occasione di eventi meteorologici anche non particolarmente intensi.
“Gli alberi abbattuti verranno prontamente risostituiti. Due già nei prossimi mesi, per altri invece sarà necessario aspettare in quanto anche il terreno è stato fortemente contagiato da questa malattia. Ma l’ambiente, le piante e il verde della nostra città sono un bene prezioso che continuiamo a difendere” spiega il Sindaco.
Aggiunge l’Assessore all’Ambiente Roberto Bacchin: “Oltre 170 nuovi alberi saranno messi a dimora grazie ai 40mila euro stanziati nella variazione di bilancio approvata nell'ultimo Consiglio comunale. A questi vanno aggiunti altri 25mila euro di piantumazioni derivanti da compensazioni ambientali, in attesa degli esiti dei bandi di forestazione a cui stiamo partecipando. Il saldo abbattimenti/piantumazioni è, dunque, ampiamente positivo. Queste risorse, sommate a quelle stanziate nella variazione di luglio per la messa in sicurezza con rimozione del secco e la redazione di un piano di gestione del rischio, dimostrano quanto Collegno tenga alla sicurezza del proprio patrimonio arboreo: un bene prezioso per affrontare le conseguenze della crisi climatica e del riscaldamento globale”.