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Economia e lavoro | 07 gennaio 2025, 07:00

Trasferirsi all'estero per lavoro: 3 cose da considerare

Da sempre, sentiamo parlare di fuga di cervelli, come di qualcosa che riguarda da vicino il nostro Paese. Infatti, sempre più persone decidono di fare le valigie e volare altrove, in cerca di lavoro e di fortuna.

Trasferirsi all'estero per lavoro: 3 cose da considerare

Trasferirsi all’estero, però, non è tutto rose e fiori come sembra, perché ci sono delle cose che dovresti sapere e che potrebbero cambiare il modo in cui tu consideri la cosa. Il trasferimento all’estero per motivi di lavoro è una scelta ambiziosa e, spesso, necessaria per chi cerca di migliorare la propria carriera, acquisire nuove competenze o sperimentare culture diverse. Prima di partire con lo zaino in spalla, però, sappi che dovrai considerare tre fattori principali. Scopriamo insieme di cosa si tratta. 

L’impatto emotivo

Uno degli aspetti più importanti, da prendere in considerazione quando sei in procinto di trasferirti all’estero per lavoro, è l’impatto emotivo. Spesso sottovalutato, questo fattore influisce molto sulla nuova vita. Tagliare il cordone ombelicale con casa, con tutti gli affetti e la propria cultura, risulta parecchio difficile. Quando ci si allontana dalle proprie radici, si potrebbe provare un senso di isolamento, specie nei momenti di gioia, che richiamano la famiglia, come il Natale, i compleanni e tutte le festività in generale. Chiaramente, si tratta di emozioni comuni a più persone e del tutto normale, quindi non devi sentirti sbagliato, in casi come questi. Fortunatamente, però, lo sviluppo della tecnologia ha permesso l’invenzione di sistemi che ci consentono di tenerci in contatto con chiunque vogliamo, ovunque ci troviamo. Con le videochiamate, i messaggi e i social, sarà più semplice avere un pezzettino di casa sempre con te.

Ovviamente, per vivere al meglio la tua avventura all’estero, devi trovare il modo di costruire una rete sociale anche nel nuovo Paese. Frequenta corsi di lingua, se pensi che questa possa essere un ostacolo alla tua integrazione e partecipa agli eventi locali, così da fare conoscenza con persone che condividono i tuoi stessi interessi. Con pazienza e costanza, troverai il tuo spicchio di mondo, anche in un posto del tutto nuovo. Dovrai essere propenso all’adattamento, sia a livello ambientale che a livello culturale. Si dice che ogni mondo è Paese, ma è anche vero che nessun posto è come casa propria. Potresti ritrovarti, dunque, a dover gestire una quantità di stress non indifferente, perché sentirai addosso la pressione di dover dimostrare il tuo lavoro, in un ambiente sconosciuto, sia lavorativamente, che personalmente parlando. Se l’adattamento culturale ti sembra più difficile del previsto, puoi sempre rivolgerti a una figura specializzata nel dare consiglio e nell’incrementare la fiducia in se stessi, come il mental coach. Questo saprà trovare il giusto modo per indurre l’individuo a sconfiggere le proprie convinzioni limitanti e a trovare il perfetto equilibrio tra vita lavorativa e privata. Riuscirai, con il suo aiuto, ad affrontare le difficoltà emotive e a favorire un’integrazione più serena.

Il contesto lavorativo

Quando decidi di lasciare la tua terra d’origine per trasferirti all’estero, per lavoro, devi essere consapevole del mercato del lavoro locale con il quale andrai a interfacciarti. Ogni Paese è regolato secondo le proprie dinamiche economiche, lavorative e normative, che tu dovrai conoscere, qualora decidessi di mettere le tue radici proprio lì. Prima di accettare un’offerta di lavoro, dunque, indaga bene sul settore di interesse nel Paese di destinazione. Tenendo conto della tua professione, interrogati su quelle che possono essere le possibilità di crescita, ma anche su quelle che sono le leggi sul lavoro che regolano la tua eventuale meta di destinazione. Leggi attentamente il contratto soffermandoti su tutti gli aspetti relativi a salario, orari di lavoro, ferie, sicurezza sociale e benefit. Anche se al giorno d’oggi molti lavoratori esteri riescono a trasferirsi avendo già in mano un lavoro, da svolgere in modalità remota, come per esempio: grafici, web developer, copywriter o altri lavori nel digital marketing; non tutti hanno questa fortuna e spesso bisogna imbattersi nella ricerca del lavoro direttamente sul posto.

Inoltre, sappi che la lingua locale è un elemento di estrema importanza per riuscire ad avere successo e ad adattarti alla grande. Sono molte le aziende che utilizzano l’inglese come lingua principale, essendo questa la lingua internazionale per eccellenza, ma la conoscenza dell’idioma del Paese di destinazione può essere un plus e un grande vantaggio. 

Gestione pratica e burocratica

Quando si parla di trasferimento in un altro Paese, occorre tenere conto anche delle questioni pratiche e burocratiche da affrontare. Innanzitutto, verifica i documenti necessari, come il visto, per vivere e lavorare legalmente in quel determinato Paese e provvediti per tempo. Alcuni luoghi, come Stati Uniti e Australia, hanno regole più ferree di altri. Inoltre, prima di accettare un’offerta di lavoro, valuta attentamente il costo della vita, così da farti un conto sulla convenienza. Potrai confrontare lo stipendio con quanto, orientativamente, andrai a spendere per vivere lì, tra affitto, trasporti e altre spese. La tassazione è un altro elemento da prendere in considerazione, poiché alcuni Paesi hanno accordi bilaterali con l’Italia, proprio per evitare la doppia tassazione, ma non è sempre così. Trova un esperto consulente fiscale che sappia consigliarti, dopo aver esaminato la tua situazione.

Richy Garino

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