La Chirurgia generale dell’Ospedale di Rivoli si è arricchita di una nuova attività di chirurgia bariatrica, per la quale fino a pochi mesi fa i pazienti del territorio dovevano rivolgersi ai pochi centri accreditati piemontesi, oppure oltre i confini della Regione Piemonte.
Si tratta di una branca della chirurgia rivolta al trattamento dell’obesità grave e delle sue complicanze attraverso interventi chirurgici che riguardano l’apparato gastrointestinale. Obiettivo dell’intervento è ridurre il peso corporeo, migliorando la qualità di vita e prevenendo le malattie correlate all’obesità, come il diabete o le malattie cardiovascolari. A oggi, è indicata per pazienti fra i 18 e i 65 anni di età, con IMC (Indice di massa corporea, in inglese BMI, Body Mass Index) maggiore o uguale a 40, oppure a 35 ma che presentino anche almeno una patologia associata all’obesità, e dopo il fallimento di trattamenti non chirurgici.
In Italia ogni anno vengono eseguiti oltre 26.000 interventi di chirurgia bariatrica, il 54% dei quali nel Nord Italia. Sui 6 milioni di persone affette da obesità nel mondo solo lo 0,25% ricorre alla chirurgia.
“È una novità importante per la nostra Azienda - dichiara Giovanni La Valle, Direttore generale dell’AslTo3 - perché si tratta di un’offerta in più per i pazienti del territorio, che fino a oggi dovevano rivolgersi spesso a strutture extra-regionali. L’ospedale di Rivoli diventa così un importante punto di riferimento anche per l’obesità, condizione patologica che ha un importante impatto sulla salute e sulla qualità di vita dei pazienti. L’avvio della nuova attività contribuisce ad abbattere le attese dei pazienti idonei all’intervento”.
Si accede all’ambulatorio esclusivamente su indicazione del proprio medico curante oppure di un altro specialista ospedaliero. “La prima visita - chiarisce Maria Rosa D’Anna, medico chirurgo che conduce gli interventi all’interno della struttura complessa di Chirurgia dell’AslTo3 -, serve ad avviare un percorso pre-intervento per valutare l’idoneità della persona sulla base di una serie di parametri clinici e psicologici”.
Il paziente viene preso in carico da una equipe costituita da un chirurgo, un dietologo e uno psicologo. La valutazione prevede indagini cliniche fra cui una gastroscopia e una ecografia addominale oltre a un colloquio psicologico. Una volta appurata l’idoneità, le visite e gli appuntamenti successivi vengono fissati direttamente dall’ambulatorio.
“La nuova attività per i pazienti del territorio - commenta Mauro Garino, direttore della Chirurgia dell’Ospedale di Rivoli -, è stata avviata grazie al nostro personale sanitario che si è reso disponibile per un periodo di formazione a partire da marzo 2024, sfociato nella costituzione di un gruppo di lavoro e nella creazione di uno specifico protocollo”. La Chirurgia dell’Ospedale di Rivoli fa parte del Dipartimento Medico dell’aslTo3 diretto da Andrea Muratore.