Si scrive Lear, ma si legge 260 posti di lavoro a rischio (su un totale di 420). La crisi dell'azienda di Grugliasco che produce sedili per auto continua a crescere di livello. E dopo gli incontri in Regione, approda anche a Roma, in Parlamento.
A portarcela è Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, che ha firmato un'interrogazione ai ministri dello Sviluppo Economico (Adolfo Urso) e del Lavoro (Marina Calderone). La richiesta è di scongiurare una nuova vertenza che si trasformi in un disastro occupazionale. Una vicenda fin troppo somigliante a quella - amarissima - che si è consumata con Embraco.
"Al momento i lavoratori della Lear di Grugliasco lavorano in media un giorno a settimana, ma c'è chi addirittura fa un giorno solo al mese. A fine maggio gli ammortizzatori sociali andranno in scadenza e 260 lavoratori su 420 potrebbero essere licenziati", dice Grimaldi
Il problema di fondo è che la Lear è un'azienda che lavora unicamente per il mondo Stellantis. Ma ormai, con l'assegnazione della commessa dei sedili della 500 Bev in Turchia, le uniche lavorazioni riguardano i volumi delle Maserati. "Allo stato attuale Stellantis, unico cliente di Lear, non ha fornito garanzie in merito a nuovi modelli da assegnare allo stabilimento di Mirafiori, né Lear si è impegnata a diversificare la produzione per rilanciare lo stabilimento. Per questo - come hanno fatto le rappresentanze sindacali - ho chiesto con un'interrogazione a Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico di aprire un tavolo che coinvolga le amministrazioni locali, i vertici delle aziende Lear e Stellantis e le rappresentanze sindacali, per trovare una soluzione che garantisca ulteriori ammortizzatori sociali e un rilancio della produzione presso lo stabilimento Lear di Grugliasco e lo stabilimento torinese di Mirafiori. Se non si interverrà sarà un danno per centinaia di famiglie, ma avrà enormi ricadute sul profilo sociale per l'intero indotto dell’automotive e, di conseguenza, per tutto il territorio".